Auxilium

Il messaggio è eloquente: solo tu puoi salvare te stesso.

La componente forte del nostro io sottrae dal dolore la parte debole, rompendo dall'interno all'esterno la gabbia che ci racchiude; una gabbia che pur contenendo il nido, rappresenta, nel corso della nostra esistenza più o meno frequentemente, una prigione. La solitudine, l'assenza di autostima, la malattia, la carenza di amore che tormentano il nostro vivere quotidiano, possono essere vinte se crediamo in noi stessi, perché, in primis, solo tu puoi salvare te stesso. Il concetto, simbolicamente, lo cogliamo dalla lettura dell'opera, dove la mano sinistra soccorre la destra, dove i riflessi degli smalti dorati prevalgono su quelli scuri, dove la dinamica dell'azione rappresentata conduce lo sguardo in modo lineare e naturale dall'interno della gabbia verso l'esterno, per perdersi lungo quelle terminazioni irregolari che prendono energia dalla libertà dell'infinito che ci circonda. Tutto ciò senza dimenticare che spetta a noi decidere, sempre.

Con "Auxilium" Sebron comunica un messaggio di positività e speranza, rivolto essenzialmente al nostro io, un io organizzatore e gestore degli stimoli esteriori e delle relazioni oggettuali in quanto principale mediatore della consapevolezza. E tutto ciò, ancora una volta, con la cosa più semplice che rappresenta la nostra esistenza secondo tante simbologie e religioni. La terra.