La Luna

Ne "La Luna" Sebron compone all'interno di una struttura a diamante, stereotipo di preziosità, un'opera significativa di un immaginario collettivo legato all'impossibilità di avere, col desiderio di avere, il sogno.

La composizione è il frutto di un raffinato assemblaggio che riesce a trasmettere, attraverso la materialità di oggetti sapientemente abbinati, la concettualità tipica dello stile dell'artista. Sono emozioni, ricordi d'infanzia, poesie, che nel recondito del nostro io portiamo costantemente dentro di noi. E così la terra che ci sostiene, rappresentata da una lastra di acciaio corten, si macchia di nero, il nero del carbone dal quale si genera il diamante che, attraverso il desiderio di prendere, raccontato dalla mano in ceramica bloccata nei movimenti da cavi metallici, ci fa sognare la luna. Un messaggio emotivo da cogliere tutto d'un fiato, dove dettagli artistici come i colori della luna riflessi sui lustri del palmo della mano o particolari strutturali correlati ai diversi materiali impiegati, passano in secondo piano.

Per assurdo attraverso la realizzazione di questa opera Sebron riesce ad assolvere due obiettivi; oltre ad interpretare in forma assoluta il concetto di sogno in quanto tale, lo realizza per se stessa, in quanto ogni opera che la sua mente genera e che le sue mani plasmano, nasce, per lei, come un sogno.