La Fede

Ammirare "La Fede" è come affacciarsi ad una finestra scontornata d'acciaio ed osservare la fotografia, una delle tante, che regolano i rapporti umani.

Questa opera, l'ennesima elucubrazione scaturita dalla mente e dalle mani di Sebron, sviluppa in un contesto artistico, la rappresentazione di valori di segno contrastante quali l'unione e la tentazione. La composizione, immediata nella lettura, è ricca di dettagli e particolari assemblati con sapienza e ricercatezza; non quindi la mera stigmatizzazione in chiave moderna del peccato originale, ma l'elaborazione dell'equilibrio che gestisce le relazioni fra persone. Nello specifico, la tentazione, rappresentata dalla mela, insidia la stabilità familiare, idealizzata da una mano con l'anulare cinto da una fede; il bilanciamento, sinonimo di convivenza, è garantito da una forza contraria positiva, volta a gestire l'unione. Il cavo di collegamento, volontariamente intrecciato per sottolineare le difficoltà del legame e resistente per trasmettere la robustezza dei valori, poggia ed è orientato da una vecchia carrucola che sovrasta in altezza l'opera.

Questo richiamo all'antico, inteso come sinonimo di tradizione, vuole valorizzare principi e peculiarità di un passato sempre meno presenti nel vivere quotidiano, un'esortazione al rispetto reciproco quale fondamento delle relazioni umane.