Tentazioni

Nel processo artistico di Sebron il pensiero irreale si trasforma e si compone armoniosamente per dare forma ad emozioni profonde che penetrano l'animo.

'Tentazioni" è un esempio eloquente di questa concettualità che, con la sua immediatezza e semplicità, coniuga il pensiero alla materia ed utilizza, come punteggiatura, la ricerca. Nel comporre questa poesia in tre dimensioni Sebron elabora non tanto la tentazione in quanto tale, ma il concetto di tentazione correlato al controllo ed al dominio della stessa. Le vecchie chiavi, segnate dal tempo per far risaltare un'origine remota, rappresentano la seduzione, la lusinga, la bramosia che nel quotidiano minano il nostro essere, l'illusoria soluzione per liberarci dalla miriade di lacci che limitano il nostro vivere. Le mani, forgiate in ceramica smaltata e decorate con lustri in platino, sono presentate in posizione giunta, un atteggiamento che riporta inconsciamente al mistico. L'energica legatura in metallo, attenuata dall'effetto decorativo della stessa sulle mani, blocca qualsiasi movimento trasmettendo un'immagine di costrizione ed oppressione in controtendenza col messaggio propositivo caratteristico del linguaggio di Sebron.

Una lettura più attenta dell'opera fa però emergere un dettaglio che rielabora in positivo tutta la composizione; le mani, come uno scrigno, custodiscono una chiave che, liberando il lucchetto, ha il potere di sciogliere dai legamenti e di donare la libertà. Quella chiave è dentro di noi, non è facilmente visibile, non tutti la possono vedere, ma esiste; un messaggio semplice, come semplice è la poesia di Sebron.

Guarda dentro te stesso.